BIBLIOTECA MEDICEA LAURENZIANA
    Díaita

 

Plut. 73.20

 

6. Apicio, De re coquinaria

Firenze, sec. XV
membr.; mm 223 x 157; cc. I, 84
Plut. 73.20

Il manoscritto, che contiene l’opera di Apicio (cc. 1r-46r), la Germania di Tacito (cc. 46r-61r) e la traduzione di Francesco Griffolini delle Epistole di Diogene Cinico con la duplice dedica, in poesia e prosa, a papa Pio II (cc. 61v-83r), fu copiato da Piero di Benedetto Strozzi ed è decorato, sulla prima carta del testo, da una cornice a bianchi girari, ornata di putti e uccelli, chiusa nel margine inferiore dallo stemma mediceo.
La datazione del codice è collocabile fra il 1458, anno di elezione al soglio pontificio di Pio II, e il 1482, quando lo troviamo elencato nel libro dei prestiti della biblioteca medicea: «Ricordo a’ dì X maggio 1482. A Girolamo de’ Rossi, sta qui pe’ Martini da Vinegia, a requisitione di Bernardo Rucellai, si prestò a’ dì 24 di gennaio, de’ libri di Lorenzo: Apitio, Cornelio Tacito de situ Germanie et l’epistole di Diogene insieme, di mano di m. Piero Strozzi; coperto verde».
Si espone la c. 2r con l’incipit del De re coquinaria.

[A.R.F.]

Bandini 1774-1778, III, coll. 44-45; Milham 1967, p. 281; Apicio, ed. André 1974, p. XXXI; De la Mare 1985, p. 530.

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