BIBLIOTECA MEDICEA LAURENZIANA
    Díaita

 

Ashburnham 1448

16. Consigli vari contro la peste

Germania, sec. XV (1434)
cart.; mm 200 x 145; cc. IV, 193, III’
Ashburnham 1448

Si tratta di un’interessante miscellanea di argomento medico, nella quale si riconosce principalmente la mano del physicus Niccolò Roccabonella che si sottoscrive a c. 155v (3 febbraio 1434, «in Alamania in castro dicto Fauber»); contiene, tra gli altri testi, il Liber dinamidiarum (cc. 57r-87r) e il De plantis (cc. 109v-116v) di Galeno, nonché il Consilium contra pestem (c. 140r) di Antonio Cermisone e il Consilium contra morbum pestilentialem (cc. 140v-141r) di Maino de’ Maineri.
Come si evince dalle caratteristiche materiali dell’esemplare – piccolo formato, scelta della carta come supporto scrittorio, scrittura corsiveggiante – si tratta di una raccolta ad uso privato, professionale, appartenente al medico itinerante Niccolò Roccabonella. Quest’ultimo era nato a Conegliano, si era addottorato a Padova nel 1410, era vissuto a Venezia e a Padova, ma aveva anche esercitato la professione in Germania nel 1434 e a Zara tra il 1449 e il 1453, e deve la sua fama principalmente alla composizione del Liber de simplicibus, miniato da Andrea Amadio (Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Lat. VI, 59 [2548]) e appartenuto al medico veneziano Benedetto Rinio.
Nel codice laurenziano Roccabonella raccoglie due esempi di Consilia contro la peste di un famoso medico suo contemporaneo (Antonio Cermisone, morto nel 1441) e di un altro poco antecedente (Maino de’ Maineri, morto nel 1368 circa), entrambi impegnati sia nell’insegnamento universitario sia nell’esercizio della professione: Maineri era stato magister a Parigi e poi per vent’anni medico di corte dei Visconti a Milano, mentre Cermisone aveva insegnato e praticato a Padova. Entrambi si cimentarono nella composizione di Consilia – Cermisone in particolare, con Bartolomeo da Montagnana e Giovan Matteo Ferrari da Grado, fu uno dei più prolifici autori di trattati igienico-profilattici del suo tempo – e bene rappresentano in ciò l’evoluzione della scienza medica tra i secoli XIV e XV, ossia l’apertura, per quanto cauta, verso lo studio dei singoli casi e delle esperienze reali derivate dalla pratica stessa (Siraisi).
Il codice è pervenuto in Laurenziana nel 1884 a seguito dell’acquisto della collezione Ashburnham da parte dello Stato italiano.
Si espone la c. 140r recante il trattato di Antonio Cermisone.

[S.M.]

Relazione 1884, p. 63; Kristeller 1963, p. 96; Siraisi 2001, p. 73; Marcon 2004.

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