BIBLIOTECA MEDICEA LAURENZIANA
    Díaita

 

Pluteo 79.1
Pluteo 79.1

 

3. Aristotele, Ethica Nicomachea

Firenze, sec. XV (primi anni settanta?)
membr.; mm 327 x 216; cc. III (cart.), I, 127, IV’, III’ (cart.)
Pluteo 79.1

Il manoscritto, copiato in minuscola umanistica e riccamente miniato, contiene l’Etica Nicomachea di Aristotele tradotta dal greco in latino da Giovanni Argiropulo (cc. 1r-111r) e due opere di Leonardo Bruni: l’Isagogicon moralis disciplinae (cc. 112r-121v) e la traduzione dal greco in latino degli Oeconomica pseudoaristotelici (cc. 121v-127v).
In questa sede costituisce motivo d’interesse per il manoscritto la constatazione che il tema dominante nell’etica aristotelica è rappresentato dalla famosa dottrina del giusto mezzo: l’uomo virtuoso deve praticare con assiduità l’equilibrio, scegliendo il giusto mezzo fra i due estremi, l’eccesso e il difetto. Per introdurre la sua dottrina Aristotele si serve di due analogie, una delle quali riferita alla scienza medica. Per quest’ultima, infatti, la salute del corpo è compromessa sia dall’eccesso che dalla scarsità di cibo, oppure dal troppo o poco esercizio fisico, mentre la giusta dose di cibo e di esercizio crea e preserva la salute e la forza. Parimenti le virtù e i vizi sono correlati alle affezioni e alle azioni per le quali esistono un eccesso, un difetto e un grado intermedio.
Il codice venne confezionato a Firenze per Francesco Sassetti (1421-1490), umanista e banchiere di fiducia dei Medici, come si evince dalla presenza dell’ex libris di Sassetti alla c. membranacea Iv. Esso reca un’articolata composizione di carattere araldico, ricca di suggestioni antiquarie e classicheggianti, comprendente un medaglione con il nome FRANCISCI SASSETTI, un cartiglio con il motto A mon povoir sostenuto da due putti e l’emblema di famiglia, ossia la frombola con i sassi, poggiata su un piccolo vaso con baccellature e sorretta da due centauri. Frombola e sassi pendono anche dalla mano di uno dei putti e di un centauro. L’ingresso del codice nella collezione medicea si deve all’acquisto della biblioteca del Sassetti voluto da Lorenzo il Magnifico.
Si espongono le cc. Iv e 1r recanti, rispettivamente, l’ex libris di Sassetti e l’incipit dell’Etica Nicomachea (a fronte e a p. 40); a p. 41 la c. 112r con l’incipit dell’Isagogicon di Leonardo Bruni.

[S.M.]

Bandini 1774-1778, III, coll. 169-171; De la Mare 1976, p. 184, n. 60; Hankins 1997, p. 43.

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