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22. Aldobrandino da Siena, Régime du corps
Francia, sec. XIV
membr.; mm 240 x 170; cc. II, 63, II’
Ashburnham 1076
Uno dei trentasette manoscritti elencati da Landouzy e Pépin nella loro edizione del Régime del 1911, il codice si presenta in una ordinata littera textualis su due colonne, con iniziali filigranate alternatamente in rosso su azzurro e azzurro su rosso e rubriche (ma solo da c. 54r a 61v), e conserva «li livres de fisique» (cc. 1rA-61vA), mutili dei capitoli dal terzo all’ottavo della seconda parte e dei primi tre della terza, oltre a due testi in prosa sulla Vergine (c. 62rA-vA).
Appartenuto al matematico e bibliografo fiorentino conte Guglielmo Libri Carucci (1802-1869), fu venduto, insieme a tutta la sua collezione, a Lord Bertram, IV conte di Ashburnham (1797-1878) nel 1847, a Parigi, e quindi ricomprato dal governo italiano nel 1884 e depositato in Laurenziana, dove la raccolta ha trovato stabile dimora.
Interessante la notazione a matita sul verso della prima guardia iniziale, in francese, forse di mano del Libri, che, dopo alcuni dati essenziali di descrizione del codice, annota: «Oeuvre fort curieux écrit en français par un toscan au XIII siècle (1256)», in cui il puntuale riferimento cronologico, già indicato nella prima metà del XIX secolo, contribuisce a supportare quella che è ormai considerata la data più probabile di stesura.
Si espone la c. 54v con il capitolo «dou lait» della sezione dietetica (III).
[I.G.R.]
Catalogue 1853, n. 1076; Relazione 1884, p. 49; Aldobrandino, Régime, ed. Landouzy-Pépin 1911, pp. XLV-XLVI; Féry-Hue 1987, p. 131, nota 13.