23. Tito Livio, Ab urbe condita (libri XXI-XXX) Firenze, sec. XV (1463) Classico codice umanistico, fu copiato e sottoscritto nel 1463 da «Anastasius ser Amerigi de Vespucijs», padre del più famoso Amerigo, e si presenta nel formato medio dei manoscritti (mm 330 × 225; rapporto b/h = 0,681) rientrando nell’ambito della cosiddetta proporzione invariante (si va da 0,613 a 0,717 mm). |
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