Ma Teodoto, facendo sfoggio della sua acutezza e della sua capacità oratoria, espresse l’avviso che nessuna delle due decisioni era sicura, perché accogliendo Pompeo avrebbero avuto Cesare come nemico e lui come padrone, mentre respingendolo si sarebbero guadagnati l’inimicizia di Pompeo per non averlo accolto e quella di Cesare per averlo lasciato andare. La soluzione migliore era dunque quella di mandarlo a prendere e ucciderlo, giacché in questo modo avrebbero compiaciuto l’uno senza aver nulla da temere dall’altro. E sorridendo aggiunse, a quanto si dice, che «un cadavere non morde».