34. Augsburg, Universitätsbibliothek, I.2.2°.3

sec. IX, Freising

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Paolo Diacono, Vita Gregorii

Una cifra squisitamente ‘agiografica’ informa la selezione di testi raccolti nel volume. […]. Il codice esposto si colloca così tra le più antiche testimonianze della terza Vita intitolata al pontefice dopo quelle composte dall’Anonimo di Whitby e da Beda, ma l’esemplare fino ad epoca recente è sfuggito a quanti – in diversa prospettiva – si sono occupati della tradizione manoscritta che ormai – come attestano gli ultimi sondaggi – giunge a sfiorare i novanta esemplari, all’interno dei quali – tuttavia – solo due sembrano databili al sec. IX. […]. Il manoscritto rappresenta voce significativa della tradizione anche per le vicende che l’hanno posto in essere: come provano peculiarità grafiche e decorative, esso è stato confezionato presso lo scriptorium vescovile di Frisinga, tra le più produttive officine legate a capitoli cattedrali dell’altomedievo. In particolare, il manufatto in esame si lega all’epoca del vescovo Hitto (811/812-836), benemerito patrono della stessa biblioteca capitolare se – come riconoscono concordi le voci di vari personaggi coevi – proprio alla sua committenza si deve la confezione di manoscritti soprattutto testimoni di opere ‘teologiche’. […]. Se rasure e frequenti correzioni / integrazioni risaltano sulla pergamena, di qualità non omogenea e assemblata in fascicoli di consistenza non standardizzata (numerati in cifre romane talvolta su rasura ed esse stesse oggetto di correzione), è tuttavia indubbia la cura per la fruibilità dello scritto, […]. In epoca imprecisata il manoscritto emigra dall’originaria libraria in quella della celebre fondazione benedettina di Tegernsee. […]. Lo scritto agiografico di Paolo Diacono ha suscitato indubbio interesse tra i monaci di Tegernsee, come provano i notabilia marginali e gli stessi rinvii interni. […]. Quale ultimo porto delle sue vicissitudini, con altri codici provenienti dall’abbazia bavarese, il testimone è acquistato nel 1814 a Parigi (dove già dall’inizio del secolo ‘ri-emergono’ vari manoscritti di Tegernsee) dal nobile Ludwig von Oettingen-Wallerstein, epigono di una serie di munifici bibliofili ‘benefattori’ anche della giovane Universitätsbibliothek di Augsburg, cui perviene una cospicua percentuale dei manoscritti da loro raccolti.

DONATELLA FRIOLI

Si riproduce il f. 77v dove, introdotta da semplice iniziale a colore e da rubrica (priva del nome dell’autore), principia la Vita Gregorii di Paolo Diacono.

La scheda completa è pubblicata nel catalogo della mostra Gregorio Magno e l'invenzione del Medioevo, a cura di Luigi G. G. Ricci, Firenze, SISMEL - Edizioni del Galluzzo 2006 (Archivum Gregorianum, 9).