32. Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 567

sec. IX prima metà, area retico-alemannica

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Anonimo di Withby, Vita Gregorii

Il codice è un interessante esempio di assemblaggio di vari libelli indipendenti, di carattere, provenienza e fattura diversa, ma accomunati dall’argomento agiografico, probabilmente allo scopo di assicurare miglior conservazione a fascicoli e gruppi di fascicoli che erano, presi singolarmente, di modesta entità. L’unione venne effettuata intorno alla metà del IX secolo: il codice appare già attestato nella biblioteca di San Gallo in una conformazione simile all’attuale nel celebre inventario redatto fra l’841 e l’872, […]. La Vita Gregorii contenuta nel codice, scritta da due copisti della prima metà del IX secolo in una minuscola attribuita in genere all’area retico-alemannica, è la più antica biografia specifica – escludendo cioè il breve laterculus che figura nel Liber pontificalis – del grande papa. Essa venne scritta da un monaco del monastero di Whitby, in Northumbria, nei primi anni dell’VIII secolo, e dell’attività di Gregorio mette in grande rilievo i rapporti con l’Inghilterra, ai quali è dedicata la parte centrale dell’opera; vi si trova fra l’altro l’aneddoto, raccontato con delle varianti anche da Beda, dell’incontro, avvenuto a Roma, fra Gregorio e alcuni giovani angli di straordinaria bellezza, in seguito al quale egli, per ispirazione divina, avrebbe inviato la celebre missione di cristianizzazione in Inghilterra. Nonostante la sua tradizione sia attualmente ridotta a questo solo manoscritto, la Vita dell’Anonimo di Whitby ebbe notevole importanza nella trasmissione di notizie e leggende sulla figura di Gregorio: nella seconda metà del IX secolo essa servì da fonte per la più ampia biografia del pontefice scritta da Giovanni Immonide, e fu utilizzata da un ignoto interpolatore per integrare la Vita Gregorii scritta un secolo prima da Paolo Diacono e produrre un’edizione ampliata dell’opera […]

PAOLO CHIESA

Si riproduce la p. 75 con l’inizio della Vita Gregorii.

La scheda completa è pubblicata nel catalogo della mostra Gregorio Magno e l'invenzione del Medioevo, a cura di Luigi G. G. Ricci, Firenze, SISMEL - Edizioni del Galluzzo 2006 (Archivum Gregorianum, 9).