5. Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 214

sec. VIII, Francia (nord orientale?)

zoom

Gregorio Magno, Dialogi

Sono qui riuniti i fogli frammentari (42 in tutto) provenienti da un manoscritto smembrato dei Dialogi di Gregorio […]. Lo smembramento sarà avvenuto a San Gallo, perché è qui che i singoli fogli ottenuti vennero impiegati come copertine, schede, rinforzi: si può pensare che la difficoltà di lettura dell’ormai obsoleta scrittura precarolina in cui era vergato il manoscritto abbia favorito il suo abbandono, a vantaggio di altra copia di più semplice leggibilità (si potrebbe pensare all’attuale San Gallo 215, del X secolo). Il codice appare prodotto da un centro di qualità, come risulta dalla scrittura e dalla decorazione; […]. Del manoscritto si servì Georg Waitz per la sua edizione parziale dei Dialogi, pubblicata nel 1878; pur in mancanza di una valutazione esplicita del codice, si evince dalla sigla prescelta (*1), seguendo le convenzioni adottate all’epoca per quella collana, che il codice era – a giudizio dell’editore – di particolare eccellenza e antichità ma di difficile uso in quanto parziale. […] Il manoscritto San Gallo 214 non venne più utilizzato dai successivi editori, Umberto Moricca (1924), che fece ricorso soltanto alla tradizione italiana, e Adalbert de Vogüé (1978-80); quest’ultimo impiegò comunque un altro dei manoscritti di San Gallo a suo tempo utilizzato da Waitz, il numero 213, che risale anch’esso all’VIII secolo e ha il vantaggio di essere integro.

PAOLO CHIESA

Si riproduce la p. 11 con l’incipit dei Dialogi.

La scheda completa è pubblicata nel catalogo della mostra Gregorio Magno e l'invenzione del Medioevo, a cura di Luigi G. G. Ricci, Firenze, SISMEL - Edizioni del Galluzzo 2006 (Archivum Gregorianum, 9).