Gregorio Magno e l'invenzione del Medioevo
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LE AGIOGRAFIE GREGORIANE


7 aprile
25 giugno

2006
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Laurenziana

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La più antica biografia di Gregorio giunta fino a noi è quella composta in Inghilterra all'inizio dell'VIII secolo da un anonimo monaco dell'abbazia di Whitby.

Paolo Diacono, uno degli intellettuali longobardi più importanti che gravitarono alla corte di Carlo Magno alla fine dell'VIII secolo, scrisse la Vita Gregorii probabilmente dopo il suo ritiro definitivo nell’abbazia di Montecassino.

L'agiografia redatta da Paolo Diacono venne sottoposta alla fine del IX secolo a un’interpolazione, costituita dall’aggiunta di alcuni capitoli di tradizione anglosassone. Gli episodi aggiunti narrano la morte di papa Pelagio e il ritorno a Roma di Gregorio già in viaggio per l’evangelizzazione dell’Inghilterra, il suo tentativo di sottrarsi al pontificato e alcuni miracoli compiuti a Roma. Questa agiografia, nel Medioevo, venne spesso erroneamente ascritta allo storico longobardo.

Fra l'873 e l'876 Giovanni Immonide, diacono romano, compose a Roma la Vita di Gregorio, che costituisce la biografia medievale più ampia e completa del pontefice.