Il 13 ottobre del 54 l'imperatore Claudio moriva probabilmente avvelenato dalla moglie Agrippina e dal figliastro Nerone. La morte fu perņ ritenuta accidentale e all'imperatore vennero tributati onori solenni.

In tale occasione Seneca compose, oltre alla rituale Laudatio funebris recitata da Nerone, l' Apocolocyntosis (zucchificazione), una satira menippea mista di prosa e versi, nota anche col titolo di Ludus de morte Claudii, in cui si beffa della divinizzazione dell'imperatore.

La composizione, scritta con l'intento di vendicarsi dell'esilio in Corsica (41-49) impostogli da Claudio, narra dell'ascesa all'Olimpo di Claudio nel vano tentativo di essere assunto fra gli dei che invece lo condannano agli inferi dove diventa schiavo del nipote Caligola e del liberto Menandro.