Coluccio Salutati Cancelliere

Coluccio Salutati nasce il 6 febbraio 1332 a Stignano, oggi in provincia di Pistoia. Studia a Bologna, diventa notaio ed inizialmente esercita la professione nella natia Valdinievole.

Trova impiego come cancelliere, ossia come responsabile della redazione e del rilascio dei documenti ufficiali del comune, a Todi (1367); insoddisfatto, tenta invano di inserirsi nella curia papale; lavora poi come cancelliere del comune di Lucca (1370) e poi, a partire dal 19 aprile 1375, del comune di Firenze.

Sino alla sua morte (4 maggio 1406) e per i posteri, egli è il Cancelliere fiorentino per eccellenza: raccoglie l’eredità del primo, Brunetto Latini (il maestro di Dante Alighieri) e apre una prestigiosa catena di cancellieri umanisti. Due di questi, Leonardo Bruni e Poggio Bracciolini, sono suoi diretti allievi e figli spirituali (scheda n. 1) .

Hanno luogo in quegli anni il tumulto dei Ciompi, lo scontro col potere temporale della Chiesa, la lotta aspra, sebbene poi vittoriosa, contro la signoria di Milano: Salutati mette al servizio di Firenze tutta la maestria della sua parola tanto che gli stessi nemici della città riconoscono alle sue lettere una forza ben più temibile di quella delle armi.