IV. «Separazioni dolorosissime»

   La relazione tra l'Alfieri e la d'Albany (sch. cat. 30) suscita scandalo. Il poeta, invitato a lasciare Roma, parte il 4 maggio del 1783; nella lontananza la d'Albany tiene desto il rapporto intellettuale e amoroso con lui raccogliendo in un piccolo canzoniere i sonetti da Psipsio composti per Psipsia, traducendo il Filippo in francese, paragonando l'Oreste di Alfieri con quello di Voltaire.
   Ottenuta la separazione da Carlo Edoardo Stuart, anche la d'Albany si allontana da Roma per stabilirsi a Martinsbourg dove Alfieri la raggiunge il 16 agosto 1784. Costretto a lasciare gli amati cavalli, li affida all'amico Gori Gandellini con un capitolo in terza rima. Nell'autunno del 1784 idea la Mirra in un'atmosfera serena interrotta dalla notizia della morte del Gori. Il ricordo dell'amico, uomo dal temperamento umbratile e persuaso repubblicano, gli ispira La virtù sconosciuta (sch. cat. 83). Dall'Alsazia scrive frequentemente a Mario Bianchi e a Teresa Regoli Mocenni.
Tra il 1785 e il 1786 lavora alla stesura e alla versificazione della Mirra nei cui autografi Alfieri registra ogni seduta di lavoro: così i fogli diventano un diario dove il poeta mette in relazione le malinconie del proprio animo con le oscure passioni dei suoi personaggi tragici.
scheda catalografica 30
Scheda catalografica 30



scheda catalografica 83
Scheda catalografica 83
 ...Precedente     Continua...      Torna su      Ricerca sul catalogo